il reazionario assoluto
sabato 12 marzo 2011
Confessioni di un reazionario assoluto
Il progresso è l'annessione di una nuova isola all'arcipelago d'Utopia, e (una volta raggiunta) salpare ancora per altri atolli da esplorare. La Società Postmoderna, attraverso una tendenziosa meschinità semantica, ha identificato questa nobile espressione (Progresso) con una squallida dinamica comunicativa: lo sviluppo, ovvero l'ottuso moltiplicarsi di inutili necessità (bisogni indotti). Perfino un idiota capirebbe che il Progresso è una risorsa per l'individualità, mentre lo Sviluppo ne è una paralisi... ma, sovrapponendo il significante del primo (la cui Potenza Evocativa ha indubbio valore positivo) al significato del secondo (il cui concetto ha innegabile disvalore di Potere Subliminale), ci ritroviamo a desiderare il climax del processo storico, quando invece dovremmo desiderare il contrario: la Storia (in senso hegeliano) è infatti l'evoluzione sociale delle forme di Potere! L'unica possibilità che resta è quella di essere un REAZIONARIO... ma non Relativo perché significherebbe essere antistorico (contro la Storia, o meglio contro l'attuale fase storica) per abbracciare una qualunque strutturazione storica (dei rapporti interpersonali) appartenente al passato... bensì Assoluto: oltre la storicizzazione (astorico), essendo la Storia non altro che un incidente sull'individualità. I falsi progressisti (che andrebbero chiamati Sviluppisti) pensano che la Reazione sia un fatto sempre negativo, e dunque non fanno alcuna distinzione tra quella Relativa e l'Assoluta, come d'altra parte il moralista (la cui profonda violenza è seconda soltanto alla sua sconfinata stupidità) pensa che immorali e amorali siano, nella stessa misura, avversari del suo nanismo interiore, mentre se avesse un briciolo d'intelligenza, capirebbe che gli uni (immorali) sono moralisti del vizio e gli altri (amorali) sono negazionisti del vizio perché considerano ''giusto'' tutto quel che è Vita (da consumare e divorare senza catene). Ecco perché Io, contro il Moralista (Reazionario Relativo) e l'Immorale (PseudoAntiReazionario), suo gemello occulto, scaglio i miei liberi strali di REAZIONARIO ASSOLUTO
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